Introduzione
Ti è mai capitato di sentirti paralizzato da mille pensieri, come se fossi imprigionato in una stanza senza vie d'uscita? L'ansia, spesso descritta come un futuro percepito come minaccioso, può trasformare le nostre giornate in un labirinto di preoccupazioni. Tuttavia, con gli strumenti giusti e un cambio di prospettiva, non è il mostro invincibile che sembra essere. In questo articolo scoprirai strategie pratiche e facilmente applicabili per affrontare l'ansia e gestire lo stress, ritrovando equilibrio nella tua quotidianità.Il legame tra ansia e stress: cosa succede nel nostro corpo e nella nostra mente?
L'ansia e lo stress sono due facce della stessa medaglia. Lo stress è una risposta fisiologica del nostro organismo a una pressione o a una situazione percepita come sfidante, mentre l'ansia è la nostra reazione emotiva a tale pressione, spesso anticipatoria. Immersi costantemente in ritmi frenetici, il nostro sistema nervoso è come un elastico che rimane troppo teso: prima o poi, perde elasticità. Da un punto di vista neurologico, l'ansia attiva l’amigdala, il centro delle emozioni nel cervello, e scatena una cascata di reazioni fisiologiche: aumento del battito cardiaco, respiro affannoso, tensioni muscolari. È come avere un antifurto troppo sensibile che scatta anche senza motivo. Ma la buona notizia è che possiamo intervenire per "riprogrammare" il nostro antifurto interno.Strategie pratiche* per gestire l'ansia e lo stress
1. Aggiungere legna per spegnere il fuoco: il reset del sistema nervoso in preda al panico
Uno degli strumenti più potenti per calmare l'ansia è imparare a gestire le sensazioni di paura nel modo giusto. Ma come funziona la paura? La paura funziona secondo un meccanismo paradossale, se vuoi abbassarne il volume lo devi alzare. Come quando vogliamo rimanere a galla: la posizione del “morto” non è altro che il paradosso del nuotatore che, abbandonando il suo corpo alle onde e al fondale, riesce a rimanere in superficie. Il meccanismo è contro intuitivo ma puoi provare a praticarlo con un piccolo esercizio:- Scegli un luogo tranquillo, siediti o sdraiati comodo e crea una atmosfera rilassante, magari abbassando le luci.
- Carica una sveglia a suonare mezz’ora più tardi.
- Adesso, come il nuotatore, abbandonati alle tue paure, ai tuoi pensieri timorosi e prova a richiamare quelle sensazioni di panico che tanto di spaventano e finché la sveglia non suona, sia che tu ci riesca o meno, sforzati di stare peggio che puoi.
- La sveglia suona, è tutto finito. Raccontami: sei riuscito a stare male oppure niente? Sei rimasto concentrato o la tua mente andava spesso altrove? Hai toccato il fondo dell’abisso ricreando il panico o sei inspiegabilmente rimasto a galla?
2. Rendere concreto e piccolo il "nemico invisibile"
L'ansia prospera nella vaghezza. Prenditi qualche minuto ogni mattina, prima di iniziare la giornata e metti per scritto quelle piccole e grandi catastrofi in cui tanto temi di imbatterti durante il tuo quotidiano. Quando hai finito, metti via tutto e lascia andare la giornata così come viene. La sera, prima di andare a letto, ripercorri i tuoi appunti e metti una X accanto ai disastri che si sono verificati: ne trovi molti? O tutto sommato la tua giornata è scorsa senza imprevisti? Identificare il pensiero ansiogeno e scriverlo su un foglio è come fare luce in una stanza buia: spesso scopriamo che il "mostro" è meno spaventoso di quanto pensassimo o addirittura è solo una piccola remota possibilità.3. La tecnica del "come peggiorare la situazione"
Questa tecnica, ispirata al metodo Nardone, può sembrare paradossale ma è estremamente efficace. Concediti di pensare: "Cosa potrei fare per peggiorare ancora di più questa situazione?" Questo approccio ti permette di osservare l'ansia in modo critico e distaccato, smascherandone l'irrazionalità. Puoi approfondire questo metodo leggendo questo articolo dedicato a Giorgio Nardone.4. Dedicare del tempo al "rimuginio programmato"
Sei costantemente assorbito da pensieri ripetitivi? Dubbi incessanti occupano la tua mente con la pretesa di risposte definitive che non arrivano mai? Prova un controintuitivo trucco: carta e penna alla mano, ritagliati 20 minuti al giorno, sempre alla stessa ora, da dedicare esclusivamente al rimuginio “su carta”. Durante questo intervallo, concentra tutti i pensieri ansiogeni e concediti il permesso di ascoltarli. Il resto della giornata sarà "fuori limite" per l'ansia: ogni volta che i dubbi o i pensieri arriveranno, lasciali senza risposta e con questo monito: a più tardi! Questa tecnica, supportata da ricerche scientifiche, aiuta a confinare l'ansia in un tempo definito, riducendone l'impatto emozionale. Per approfondire, leggi questo articolo sul bilanciamento del benessere interiore.5. Coltivare il rilassamento attivo
Rilassarsi non significa semplicemente fermarsi. Il rilassamento è un meccanismo del tutto spontaneo che il nostro corpo sa mettere in atto da solo quando ha bisogno di ricaricare le pile. Quando lo fa, per esempio durante il sonno, non smette però di funzionare e le sue funzioni vitali rimangono in attività. E tu, conosci quali sono le tue “attività vitali”? Occupazioni come il mind-wandering consapevole (camminare senza una meta, lasciando fluire i pensieri), il giardinaggio o il disegno possono essere ottimi modi per distrarre la mente dal ciclone ansioso. Anche la pratica della mindfulness, che significa focalizzarsi sul "qui e ora", è stata ampiamente documentata come uno strumento efficace per ridurre l'ansia. Per saperne di più, puoi consultare questo approfondimento sul benessere mentale.La trappola delle aspettative irrealistiche
Viviamo in una società che premia la perfezione e la rapidità, ma queste aspettative non fanno altro che alimentare lo stress. È importante ricordare che non dobbiamo dominarci o "eliminare" del tutto l'ansia: essa è una parte naturale dell'essere umano. La vera sfida è imparare a convivere con essa, trasformandola da nemica a preziosa alleata.Conclusione
Gestire ansia e stress non significa intraprendere un percorso verso un'immaginaria perfezione, ma abbracciare un processo di crescita personale che ci aiuti a vivere meglio con noi stessi e con le difficoltà della vita quotidiana. Accogliere la paura, dare voce ai nostri pensieri e dedicare spazio al “relax vitale” sono solo alcuni passi per raggiungere questo equilibrio. Se ti riconosci in alcune delle situazioni descritte e desideri esplorare ulteriormente strategie mirate basate sulle tue esigenze, consulta specialisti che possono guidarti. Ad esempio, esplora questi percorsi di supporto psicologico a Tivoli per scoprire il primo passo verso un nuovo benessere personale.*n.b. Ricordati sempre che gli esercizi suggeriti sono piccoli esperimenti che possono assumere valore terapeutico solo se inseriti all’interno di un percorso strutturato, con valutazioni diagnostiche ben definite.